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BONUS CONDIZIONATORI

Aggiornamento: 20 apr 2022

La nuova guida, Legge di Bilancio 2022

Bonus condizionatori

A fine dicembre dell’anno scorso, il governo Draghi ha inserito all’interno della Legge di Bilancio 2022 una manovra che sostiene famiglie e imprese mediante diverse agevolazioni, Sono stati stanziati oltre 37 miliardi ed è stata prevista un’ampia gamma di incentivi che ricoprono diversi ambiti. Le imprese, così come le famiglie, possono usufruire di diversi incentivi, che, a seconda di percentuali particolari, offrono o una detrazione fiscale oppure uno sconto da applicare direttamente in fattura per sostituire o installare i condizionatori.


Il bonus condizionatori

Il Bonus Condizionatori é un’agevolazione di tipo fiscale che spetta a tutti coloro, che desiderano sostituire o acquistare un nuovo condizionatore, a prescindere dal fatto che si desidera ristrutturare il proprio immobile o meno. Dato che è un bonus che ha l’intento di migliorare l’impatto ambientale, sarà necessario sceglierne uno a pompa di calore a risparmio energetico, come ad es. classe A+++.


Per usufruire dell’agevolazione, bisogna sostituire o acquistare una di questa tipologia di condizionatori: una termopompa od un deumidificatore d’aria, una caldaia od un climatizzatore a basso consumo energetico.


Con riferimento alle caratteristiche del prodotto, questo deve essere certificato dal produttore oppure dall’installatore, che garantisca il risparmio di energia.

Per quanto concerne le detrazioni, queste sono due, le quali variano in base all’ambito di acquisto:

  • nel primo caso, si può detrarre il 50% In questa casistica, bisogna acquistare un nuovo condizionatore con una maggiore efficienza energetica, l’importante è che la sostituzione consenta la riduzione il consumo di energia dell’immobile o del condominio, rispetto alla performance del precedente climatizzatore;

  • nel secondo caso, invece, la detrazione è del 65%, se si sostituisce un vecchio impianto di climatizzazione con uno più sofisticato, ovvero si deve scegliere obbligatoriamente uno che ha una pompa di calore ad alta efficienza energetica. Sostanzialmente qui bisogna non solo scegliere un condizionatore migliore rispetto al primo, bensì è necessario che sia di qualità superiore per ottimizzare l’efficienza energetica.

Per beneficiare della detrazione fiscale del 65%, l’acquisto del climatizzatore non dovrà essere legato alla ristrutturazione.


Il nuovo condizionatore deve appartenere a una classe energetica superiore (es. A+++). La detrazione fiscale viene garantita poi, solo se si provvede ad acquistare un climatizzatore con pompa di calore utilizzabile sia per la climatizzazione estiva che invernale, ad alta efficienza energetica, sostituendo il vecchio impianto di riscaldamento. Per adempiere ai diversi obblighi, bisogna richiedere il parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso una procedura particolare, chiamata APE (Attestato di Prestazione Energetica).


Inoltre ci sono dei requisiti tecnici da rispettare, che altrimenti limiterebbero la possibilità di usufruire delle agevolazioni. In primis, è necessario che lo stabile sia a norma, ovvero si intende che deve essere già accatastato o in fase di accatastamento.

In secondo luogo, i pagamenti devono essere regolari, tracciabili e documentati, per esempio da fattura.


Climatizzatore con il Superbonus 110%

È possibile usufruire di altre agevolazioni, collegate all’ambito dell’edilizia, ma che si può rifare anche all’acquisto di condizionatori. Difatti l’installazione di climatizzatori nuovi è concessa, nel caso in cui è inclusa all’interno di lavori di edilizia, finalizzati all’efficientamento energetico, che garantisca un aumento di almeno di due classi (per esempio da B ad A+).


Rispetto all’incentivo precedente, il Superbonus 110% sarebbe molto più vantaggioso, perché consentirebbe una detrazione completa di tutti i costi sostenuti; quindi, avremmo potuto avere un climatizzatore ad impatto zero pressoché gratuitamente.

In realtà, l’installazione di un nuovo condizionatore non usufruisce del 110%, in quanto non agevolata dall’ecobonus ordinario, però si ha una detrazione pari al 50% sui lavori edilizi, anche in questo caso recuperabile in dieci anni. Infatti, l’acquisto e il montaggio dei condizionatori non sono previsti esplicitamente dalla normativa.


Nonostante ciò, è possibile accedere al superbonus originario, nel caso in cui l’acquisto del condizionatore rientri nei lavori di efficientamento energetico, che si qualificano come “trainanti”.


Per richiedere il bonus, bisogna procedere alla sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione condominiali, cambiandoli con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica.


Il bonus casa

Questo bonus è molto utile per chi non desidera sostituire quello vecchio, e comunque permette di fruire ugualmente una detrazione del 50%, ma deve esserci una ristrutturazione più ampia.


L'Ecobonus

L’ultima agevolazione è l’Ecobonus, che si può richiedere anche in assenza di lavori di ristrutturazione generali per sostituire dei condizionatori, in modo tale si potrà applicare una detrazione del 65%. costituisce uno sconto maggiore, però sempre rispettando l’aumento di almeno due classi energetiche.

In merito alle caratteristiche del climatizzatore, questo deve avere una pompa di calore utilizzabile sia per la stagione estiva sia invernale, deve essere ad alta efficienza energetica, infine c’è l’obbligo di sostituire un vecchio impianto di riscaldamento, se si vuole usufruire del 65%, altrimenti la detrazione sarà più bassa, quindi il rimborso massimo previsto è del 50%.


I soggetti che hanno diritto agli incentivi: requisiti minimi e limitazioni

i Soggetti beneficiari del Bonus condizionatori 2022 possono essere: sia persone fisiche che imprese, liberi professionisti, e anche ai condomini. Nello specifico l’agevolazione non spetta soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche a coloro i quali hanno diritti reali minori che vantano sugli immobili.


Quando e come fare domanda?

Il termine massimo per fruire del bonus condizionatori e per presentare le spese sostenute è fissato per 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda le modalità di fruizione dei bonus, queste sono diverse a seconda del tipo agevolazioni.


Per beneficiare del Bonus Condizionatori, non occorre la presentazione dell’ISEE, ma all’Agenzia delle Entrate bisognerà presentare la prova dell’aumento del livello di efficienza energetica degli edifici già esistenti contestualmente alle ricevute di pagamento. Infatti, i documenti da presentare sono la fattura di acquisto e la ricevuta del bonifico. Per usufruire di questa agevolazione è consentito effettuare il pagamento solo con bonifico bancario ordinario o postale.

In seguito, bisogna trasmettere i dati all’ENEA in modalità telematica tramite il portale designato, entro e non oltre i 90 giorni relativi all’installazione e al collaudo. Il modulo è da inviare all’ente sul sito web dedicato.


Se si prevede una riqualificazione energetica, bisogna produrre anche l’asseverazione tecnica di un professionista abilitato e realizzare scheda informativa, in cui sono indicati le specifiche tecniche dell’interno e le spese analitiche. Per giunta, questa documentazione è rilasciata da tecnici abilitati, iscritti ad albi professionali di categoria e autorizzati alla progettazione degli impianti e degli edifici. Questa è solo una prima fase che attesta l’avvenuto acquisto.


Successivamente, al fine di beneficiare della detrazione prevista dal bonus condizionatori, bisogna farne richiesta e dichiarare l’acquisto del condizionatore quando si compila il 730 ordinario o precompilato, se si tratta di persone fisiche, oppure il modello Unico, se si tratta di imprese o società.

Come specificato anche precedentemente, le spese sono spalmate in dieci anni, e quindi la voce “detrazione” per l’acquisto del climatizzatore a pompa di calore si troverà per i prossimi anni, non solo per il primo anno.



A presto con nuove notizie dal mondo green.

 
 
 

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