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Consumi energia Smartphone: digitale a impatto zero ? Scopri tutti i consumi nascosti!!

Immagine del redattore: Davide LonardiDavide Lonardi

Consumi energia Smartphone
Consumi energia Smartphone

“Una singola ricarica di batteria al cellulare nel nostro paese, equivale in un anno, all’ alimentazione di più di 80mila case"

Quanta energia contiene il nostro Smartphone ?


Tutti quotidianamente mandiamo mail, scattiamo selfie, inviamo messaggi su Whatsapp. D’ altronde la maggior parte di voi leggerà questo articolo non da un pc ma bensì da un cellulare. Scatta, rispondi, invia. Guarda, ascolta, riprendi. In pochi sono consapevoli di quanta energia consumiamo con uno smartphone per compiere questi piccoli gesti che ognuno di noi ripete all’ ordine del giorno centinaia di volte. Si calcola che un’email da 1 Megabyte emetta circa 19 grammi di Co2. Una ricerca inglese ha calcolato che se i britannici evitassero di inviare messaggi di posta elettronica inutile - come quelli in cui scriviamo semplicemente “grazie” - equivarrebbe a togliere dalle strade 3mila macchine con motore diesel. Con l’energia elettrica utilizzata dal digitale in Italia, potrebbero essere alimentate quasi un milione e mezzo di abitazioni. La sola ricarica dei cellulari nel nostro paese in un anno equivale ad alimentarne più di 80mila!!!!

“Qualsiasi cosa ha un impatto travolgente , specie quando lo moltiplichiamo per 7 miliardi di persone. E il digitale è forse una degli strumenti più impattanti che esistano”, dice ad Huffpost l’ingegner Vincenzo Triunfo, specializzato in gestione e programmazione degli impianti per la produzione di Energia da fonte rinnovabile e consulente energetico/ambientale per diverse aziende ed enti. Sono più gli smartphone che i vaccini covid nel nostro paese!!! Ogni giorno in Italia circa 80 milioni di smartphone vengono caricati.

Consumi energia smartphone

Ogni smartphone e tablet consuma mediamente intorno ai 15 kWh al giorno, moltiplicandoli per 8 milioni…potete ben comprendere !!!”. Secondo delle statistiche basate sul consumo medio per elettrodomestici, una famiglia composta da quattro persone per l’utilizzo annuale di 2 televisori, 2 computer, 2 condizionatori, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice e scaldabagno elettrico, consuma mediamente 3600 kWh. Un giorno di smartphone in Italia equivale quindi circa al consumo energetico annuale di 33 famiglie di questo tipo.

Si tratta ovviamente di dati molto approssimativi, che danno però un’idea di questo fenomeno. Il carbon footprint fornisce un’indicazione di quella che è l’impronta di carbonio di qualsiasi tipo di attività antropica: ogni attività può essere calcolata in termini di impatto sull’ambiente con la produzione di CO2. Misurarlo vuol dire fare un’analisi della filiera, ci spiega l’ingegner Triunfo.

Consumi energia smartphone

In Italia ci sono stazione radio base che permettono ai cellulari di funzionare e consumano circa 2,7 di TWh all’anno, che rappresentano circa l’1% del consumo nazionale di energia elettrica. Per il digitale, per calcolare l’impatto è necessario tener conto di diverse variabili: l’utilizzo del device specifico, la produzione, lo smaltimento, l’infrastruttura, l’utilizzo di energia elettrica, la climatizzazione, come viene prodotta l’energia elettrica nel paese specifico in cui viene utilizzato. Perché ogni paese adotta politiche diverse. L’Italia è posizionata abbastanza bene. “La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili su consumi si attesta intorno al 35%”, spiega Triunfo. “Nel 2020 c’è stato un valore più alto, perché con la pandemia sono diminuiti tantissimo i consumi industriali a causa del lockdown, mentre sono aumentate le rinnovabili, raggiungendo il 40%”.

Consumi energia Smartphone: quanta energia contiene un app?

La pandemia ha fatto sì che ci fosse un altrettanto forte consumo sull’utilizzo delle tecnologie, accelerando il processo digitale del paese. “Oggi per svolgere qualsiasi tipo di attività online con la pubblica amministrazione abbiamo bisogno dello “Spid”, “ l’identità digitale” ci aiuta a risolvere tanti problemi che prima necessitavano per forza la presenza fisica in un ufficio pubblico. Questo vuol dire che ci sarà un incremento ulteriore anche in quelle fasce d’età avanzata che utilizzavano poco il digitale. È vero però che diminuiscono così i consumi per la mobilità. È un equilibrio che va trovato. Con il lockdown e lo smart working, sono aumentate anche le riunioni su Zoom.

Consumi energia smartphone

Secondo una stima di uno studio del 2012 una riunione di cinque ore svolta tramite APP mediante videochiamata tra partecipanti di diversi Paesi produrrebbe fra i quattro e i 215 chili di CO2. Anche in questo caso, l’impatto degli spostamenti sarebbe decisamente più elevato.


Si parla molto di crisi climatica, dell’importanza di prestare attenzione ai piccoli gesti, ma nel focus del problema viene dato poco spazio all’impatto del digitale. Quattro ore di streaming consumano quasi quanto un frigorifero in una settimana. La Bbc stima che un tweet abbia invece un’impronta di 0,2 grammi. Secondo un report di Shift Project, le tecnologie digitali sono responsabili del 4% delle emissioni di gas serra, una cifra che potrebbe raddoppiare già entro il 2025. Secondo un altro studio nel 2040 l’impatto del digitale arriverà al 14% delle emissioni globali di CO2. Il pollice con cui diamo dei comandi al nostro dispositivo - calcola l’impatto ambientale che viene innescato per attivare tutte le infrastrutture che consentono allo smartphone di funzionare come dovrebbe:

Consumi energia smartphone

guarda un video, scatta un selfie, manda una email. Un provider australiano carbon-neutral, Belong, ha sviluppato uno strumento che permette a chiunque di calcolare approssimativamente la propria.


“Più gli smartphone diventano potenti, più c’è richiesta di trasmissioni dati”, contenuti multimediali, qualità dei video, più c’è richiesta di energia. Questi consumi cresceranno. Anche il 5G darà un “ulteriore impatto”, dice l’ingegner Triunfo. Un rapporto dell'European Environment Bureau del 18 settembre 2019 ha calcolato che soltanto in Europa, l’intero ciclo di vita dei dispositivi elettronici come smartphone o computer è responsabile del rilascio in atmosfera di 14 tonnellate di emissioni equivalenti ogni anno, come l’intero stato della Lettonia nel 2017. Se il ciclo di vita dei dispositivi venisse allungato anche solo di un anno si potrebbe risparmiare il corrispettivo di 2 milioni di emissioni eguali, come se si togliesse lo stesso numero di automobili in circolazione. “Le aziende devono lavorare sull’efficienza energetica. È importante investire su questo. Non solo per i trasporti, ma anche per il digitale, Il Pnrr questo dice”.

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