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SUPERBONUS: FIRMATO IL NUOVO DECRETO.

Immagine del redattore: Davide LonardiDavide Lonardi

Aggiornamento: 21 apr 2022

La cessione del credito ad un massimo di tre.

Superbonus

Superbonus, fino a tre cessioni del credito: firmato il decreto

In seguito al brusco rallentamento nel settore dell’edilizia, tornano le cessioni multiple dei crediti d’imposta relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi.


Cessioni multiple ammesse

Il decreto legge approvato in Consiglio dei Ministri venerdì 18 febbraio, corregge la precedente modifica che aveva messo il paletto di un’unica cessione del credito. Ciò ha suscitato la reazione negativa dell’intero mondo delle imprese e delle professioni tecniche e il blocco di molti cantieri già aperti. Di risposta il Governo corregge in corsa, portando a tre le cessioni ammesse. Le cessioni multiple diventano possibili in favore di banche, assicurazioni e intermediari finanziari ma con un tetto massimo pari a tre operazioni, che si possono eventualmente sommare allo sconto in fattura.


Le nuove regole di cessione

Dopo la prima cessione, dunque, le eventuali successive operazioni devono essere effettuate verso banche o società finanziarie. Se il contribuente che effettua il lavoro sceglie lo sconto in fattura, restano possibili ulteriori tre operazioni di cessione. Quindi lo sconto in fattura non si conteggia fra le tre operazioni di cessione possibili.


Il codice di tracciamento

C’è anche un ulteriore stretta verso il tracciamento delle operazioni. Ogni credito avrà un codice identificativo univoco. In questo modo, sarà più facile per l’intermediario valutarne l’attendibilità. Il credito non potrà essere parzialmente riceduto dopo la prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate, ed il codice aiuterà a tracciarne il percorso per monitorarne l’esito, così da evitare abusi.


Sanzioni

Vengono infine inasprite le sanzioni, in particolare a carico dei tecnici che rilasciano i documenti necessari per la cessione del credito. Per asseverazioni o attestazioni false o carenti di informazioni rilevanti scatta la reclusione da due a cinque anni, oltre a una multa da 50mila a 100mila euro.


A presto con nuove notizie dal mondo green.

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